Le PMI innovative sono quelle piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica e sono state istituite in Italia nel 2015 proprio con l’obiettivo di sostenere l’innovazione dell’intero tessuto produttivo italiano.
Per essere ammessi nel Registro delle PMI Innovative è infatti necessario che l’azienda abbia almeno due di questi tre requisiti:
- un certo volume di spesa in ricerca, sviluppo e innovazione,
- impiego di personale altamente qualificato,
- titolarità di una privativa industriale o di un programma per elaboratore (software) registrato presso l’apposito Registro Pubblico.
Da oggi anche Beeapp è una PMI innovativa, iscritta nell’apposita sezione del Registro delle Imprese.
Perché dovrebbe interessarvi se Beeapp è una PMI Innovativa?
Semplice! Perché, oltre alla garanzia di rivolgersi a un’azienda all’avanguardia tecnologica, i clienti che si affidano a noi per lo sviluppo di app, possono beneficiare di un credito d’imposta ricerca e sviluppo pari al 50% del costo sostenuto invece del 25% (legge di Stabilità del 2019). Questo si traduce in un maggiore risparmio unito al lavoro dei migliori professionisti.
L’obiettivo del credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo infatti è quello di stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese. L’agevolazione, calcolata su spese incrementali e inserita nel Piano Nazionale Impresa 4.0, attualmente consiste in un bonus di:
- 25% sui costi legati al personale coinvolto in attività di Ricerca e Sviluppo e ai soggetti ai quali viene affidato il progetto;
- 50% per i costi legati al dipendente interno all’azienda, allocato su attività di ricerca e sviluppo, e alla stipula di contratti con università, enti di ricerca, Startup e PMI innovative, a condizione che non si tratti di imprese appartenenti allo stesso gruppo dell’impresa committente.
Quali sono le spese in ricerca e sviluppo agevolabili?
Come spiegato nella scheda di sintesi R&S del MISE, sono agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: assunzione di personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, startup e PMI innovative, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali.
Purtroppo non si considerano attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti. Anche in questo caso Beeapp resta comunque il partner ideale per le aziende che necessitano di miglioramenti e manutenzione della propria app. Contattaci per saperne di più.
Credito d’imposta R&S: chi ne può beneficiare?
- Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.
- Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo.
- Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero.
L’accesso all’agevolazione fiscale avviene automaticamente in fase di redazione di bilancio, indicando le spese sostenute nell’apposita sezione della dichiarazione dei redditi.
Per maggiori informazioni sul credito d’imposta ricerca e sviluppo e per scoprire se la vostra società può beneficiarne, visitate la pagina web dedicata sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.